Impegnarsi significa fare qualcosa con determinazione e continuità.
Impegno e l’impegnarsi sono
termini che devono entrare dentro il vocabolario del mondo giovanile, senza di essi si giunge ad un
empirismo e si è portati a fare solo ciò che il momento attuale suggerisce.

Certo impegnarsi comporta fatica, ma l’impegno è semplicemente la definizione della continuità di
un’azione, non è possibile raggiungere una cosa se, appunto non la si persegue nel tempo.

L’impegno ha bisogno di un carburante che si chiama “MOTIVAZIONE”. Con la motivazione
scatta anche l’accettazione di seguire un percorso, la pazienza necessaria per evidenziare le proprie
capacità.
Oggi il mondo giovanile tende a pensare che si possono ottenere grandi successi senza un
grande impegno, perché si ritiene che la fortuna sia una sorta di demone. La fortuna è qualcosa che,
può forse anticipare una prova, che però spetta al singolo realizzare. Nessuno potrà suonare o
cantare per voi su quel palcoscenico anche se ci siete arrivati. E se non ne sarete capaci, perché non
c’è stato impegno, vivrete con il rimpianto di un’occasione mancata.
Solo con l’impegno è possibile
modificare e arricchire le proprie capacità. L’impegno è uno stile di vita e funziona come tramite
per trasformare delle potenzialità in atti e quindi in realizzazioni. Bisogna pensare all’impegno
come un investimento utile e la valutazione della sua utilità deve avvenire in un arco di tempo
ampio e non arrestarsi al primo risultato atteso. Se non ci si impegna, non si cambia anzi si rischia
addirittura quello di consumare fino a esaurire le capacità che abbiamo trovato. L’impegno infine si
nutre nel futuro. L’uomo senza il futuro perde interesse perché gli manca quella possibilità di
inseguire i desideri, di essere migliore o comunque dotato di capacità e di caratteristiche che nel
momento presente non ci sono ma che possono venire acquisite attraverso quell’impegno.

Auguro a tutti di raggiungere… attraverso l’impegno il risultato dei propri desideri.

 

Il Presidente Prof. Claudio Locatelli

 

LA VOCE E’ IL FUOCO DELL’ANIMA

 

La voce e il canto sono fenomeni complessi che non dipendono solo dalla naturale disposizione fisica e psichica dell’individuo, ma in particolare sui tipi di respirazione, sulla risonanza, sul modo di pronunciare e articolare, di interpretare ecc…

Negli ultimi decenni si è assistito ad una evoluzione alle esigenze moderne. In tanti paesi la cultura generale va di pari passo con quella musicale.

D’accordo che il canto non si impara sui libri ma << il metodo di preparazione non può essere empirico, di imitazione del maestro >> ma basato su basi culturali e scientifiche.

Lo studio della voce del canto richiede agilità mentale e pratica giornaliera per assicurarsi lo sviluppo della voce in ogni sua parte.

L’arte del canto si acquista << con stento e fatica >>. La conoscenza approfondita della musica può avvantaggiare la voce stessa per via dello sviluppo psicologico ed artistico dell’individuo.

Qual è la didattica del canto moderno? Per ora tecnicamente è tributaria, a empirismo e a poche nazioni. Umanità e umiltà accompagnate da consapevolezza, dignità, fantasia, pazienza, unita a energia sono le basi per organizzare una scuola di canto moderna nel pieno rispetto della personalità dei giovani.

Avendo sempre presente che la verità è un grande fiume alimentato da fonti disparate.

Il segreto della buona emissione della voce sta tra questi due poli: RESPIRAZIONE e il Trinomio << parola – ritmo – suono >> - << parola – voce – canto >>.

Viviamo in un’epoca di rivoluzioni tecniche e stilistiche che incidono sullo sviluppo dei metodi che accompagnano l’affermarsi dei mezzi di espressione, tra cui non si può escludere la voce – il canto.

Invito i giovani a dedicarsi allo studio del canto e alle esibizioni con la dovuta preparazione per contribuire a ottenere risultati positivi e soddisfacenti.